di Effegi
A Livorno, la notte tra il 19 e il 20 marzo, una panchina arcobaleno è stata imbrattata con scritte omofobe, razziste e transfobiche. Il gesto, chiaramente mirato contro la comunità LGBTQIA+, ha scatenato una risposta immediata: il Comune è intervenuto ridipingendola, restituendole i suoi colori simbolici.
L’atto vandalico ha suscitato indignazione tra cittadini e istituzioni, che hanno ribadito la necessità di contrastare ogni forma di intolleranza. Livorno, da sempre città aperta e inclusiva, non ha intenzione di cedere di fronte a simili provocazioni. La calligrafia e il tenore delle frasi scritte, del resto, testimoniano del livello culturale della provocazione.
Non è la prima volta che simboli dell’orgoglio e della diversità vengono presi di mira, ma ogni volta la risposta è la stessa: più visibilità, più determinazione, più colori. La panchina è tornata al suo posto, più splendente che mai, a dimostrazione che l’odio non vince.
(23 marzo 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata