“Si chiude con un numero straordinario di adesioni l’iscrizione alla Conferenza Nazionale delle Democratiche: sono oltre 14 mila, più del doppio delle aderenti alla scorsa Conferenza”. Dichiara in una nota Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico. “Le iscrizioni si sono concluse al 31 gennaio 2024 ed il risultato che soddisfa maggiormente è che quasi la metà delle nuove aderenti non sono iscritte al PD: ciò significa che abbiamo significativamente allargato il confine del partito, iniziando quel lavoro fondamentale di riavvicinamento delle donne della società e del mondo dell’associazionismo, a partire dalle ragazze”. La Toscana supera il numero di iscrizioni di quattro anni fa arrivando a quota 1688, la Conferenza di Livorno si posiziona quinta fra le città toscane con 134 aderenti .
La Conferenza delle donne democratiche è un organo del PD, da statuto, che si occupa principalmente di essere voce, laboratorio e luogo di proposte per superare le disuguaglianze di genere, ma da ieri comprende donne e ragazze che semplicemente si riconoscono negli obiettivi senza aderire al partito. Il superamento delle disuguaglianze di genere è un tema centrale per l’economia del nostro paese e collega trasversalmente obiettivi di parità, di cura della comunità (un nuovo piano per la casa), per un lavoro di qualità ed il salario minimo, il congedo paritario, orientamento per le discipline STEM, salute di genere, contrasto alla violenza maschile sulle donne, il ripensamento del modello di sviluppo e industriale per una transizione ecologica e mitigazione del cambiamento climatico e contrasto ai MANEL (tavoli, convegni e organismi solo al maschile), perché senza il punto di vista femminile non c’è sviluppo, democrazia e futuro.
Nel nostro territorio che comprende la Federazione PD Livorno (Livorno, Collesalvetti, Capraia Isola, Cecina, Rosignano M.mmo , Bibbona e Castagneto) la conferenza negli ultimi tre anni ha promosso iniziative per il contrasto alla violenza di genere. Riflessione e azioni dettate dal preoccupante aumento di casi del dopo pandemia, sostenendo la rete dei centri antiviolenza e rafforzando le sinergie per contrastare la violenza ed essere preparati a livello (soprattutto) culturale per arginare il fenomeno. Ancora ha visto il supporto per la valorizzazione delle lavoratrici precarie della scuola per proporre il modello pubblico come prioritario, poiché è in esso che si instaura il circolo virtuoso della formazione permanente delle lavoratrici coordinate e che previene, con l’aggiornamento, il contrastare dell’abbandono scolastico attraverso l’utilizzo dei modelli formativi più contemporanei e consolidati. Altri aspetti hanno riguardato la cura della comunità come tutela dei diritti ed in primis il non arretrare verso le libertà conquistate, arretrare puo’ solo significare imporre e considerare le donne non autonome di scegliere, questo è il modello della destra. Altre battaglie contro la tampon tax, perché il ciclo non deve essere un lusso. Altre proposte, strutturate in tavoli a livello regionale, sono quelle di mantenere e valorizzare la sanità pubblica, promuovere la sanità di comunità e dei centri di cura a 360° per la menopausa (che investe più medici specialisti) senza stigma e con un’ attenzione alla cura delle donne e le politiche per la famiglia attraverso i nuovi consultori deliberati dalla Regione Toscana. Non per ultimo il supporto alle donne vittime di violenza ed i loro figli organizzando la raccolta di beni di prima necessità in tutto il territorio livornese assieme ai Circoli del PD e dell’ Arci per le case di prima accoglienza.
Anche la Conferenza territoriale, con la Portavoce Rita Villani, propone un modello aperto di confronto, approfondimento, laboratorio dove la segreteria territoriale, l’assemblea, le iscritte portano spunti, raccolgono istanze e mozioni specifiche in tutti i comuni, condividono buone pratiche, per assicurare che le disuguaglianze di genere e quindi l’economia ed il lavoro crescano senza distorsioni. E’ un dato certo il beneficio delle politiche di genere sulla crescita del PIL, che oltre ad essere molto rilevante in termini assoluti, è maggiore di quello che altre politiche del mercato del lavoro e dell’istruzione sarebbero in grado di produrre.
A breve il Congresso delle Donne Democratiche, per il rinnovo degli organismi e come momento in cui si definiranno le nuove linee di intervento e supporto alle politiche di genere a livello nazionale, regionale e territoriale. Sarà possibile iscriversi anche successivamente e si potrà aderire liberamente e gratuitamente, basta riconoscersi nei valori di sinistra, dove la comunità è più forte dell’individuo. Per informazioni: conferenzadonnepdlivorno@gmail.com Pagina FB donnedemLivorno.
Informa un comunicato stampa a firma di Rita Villani, Portavoce Conferenza Donne DEM del PD di Livorno.
(5 febbraio 2024)
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