“In un momento così delicato a livello globale, sia nell’area del Mediterraneo, per via dell’inasprimento delle diseguaglianze economiche e sociali che per gli effetti dei cambiamenti climatici, sia anche per le guerre, Medì permette di dare un po’ di respiro a una riflessione di coraggio, di forte cittadinanza, di forte solidarietà, di speranza di costruzione di relazioni in futuro. Da dieci anni, grazie alla Comunita di Sant ‘Egidio, Medì è uno spazio propulsivo di costruzione di pace e relazioni fra città del Mediterraneo . Un appuntamento sentito e partecipato dalla nostra cittadinanza ; non è un caso che Medì abbia trovato casa a Livorno, città senza muri e senza ghetto”.
Così l’assessora alle Relazioni Internazionali Barbara Bonciani ha presentato questa mattina a Palazzo Comunale la decima edizione di “Medì. Le Città del Mediterraneo. Un mare agitato dalla storia”, una due giorni di incontri internazionali, che torna a Livorno, l’ 8 marzo al Teatro Goldoni e il 9 marzo alla Goldonetta.
La rassegna di incontri di studi e tavole rotonde, ingresso libero e gratuito, è promossa per il decimo anno dalla Comunità di Sant’Egidio in compartecipazione con il Comune di Livorno, il patrocinio della Regione Toscana, in collaborazione con la Diocesi, Istoreco e le istituzioni culturali cittadine.
Si inizia venerdì 8 marzo, alle ore 17.00, al Goldoni con la cerimonia di apertura, gli indirizzi di saluto di Simone Giusti, vescovo di Livorno, Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, Luca Salvetti, Sindaco di Livorno e la relazione introduttiva di Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
A seguire i tre panel di approfondimento: “La memoria edifica la città” e, nella mattinata di sabato, “Le donne nelle città del mediterraneo” e “Scrivere la città”. A chiusura, la conferenza sulle “città da scrivere” , con scrittori, architetti, poeti: per conoscerle, amarle e “scrivere” appunto insieme una storia nuova, per ciascuna e per tutte, una cultura pluralista, aperta, capace di scacciare con l’amicizia armi e fantasmi dell’inimicizia.
Lo spirito di Medì, ha spiegato in conferenza stampa Anna Ajello, responsabile della Comunità di sant’Egidio di Livorno – è quello di un confronto internazionale per lo sviluppo delle relazioni tra le città del Mediterraneo, un’alternativa alla logica, se così si può chiamare, dello scontro. Non rassegnarsi alla guerra. Piuttosto aprire spazi alla mediazione, processi di pacificazione.
Medì dunque vuole “ dare voce e sostegno alle società civili, che la guerra non la vogliono ed interpretano piuttosto un grande desiderio di vita e di futuro, come un grido o una supplica che giunge attraverso il mare e che rischia di essere attutito dal ruggito delle ondate attuali della Storia. Le città vogliono vivere”.
Per questo infatti, politologi, giornalisti, professionisti ricercatori di Barcellona, Marsiglia, Genova, Cagliari, Napoli, Palermo, Catania, Siracusa, Trieste, Salonicco, Smirne, Istanbul, Beirut, Haifa, Tel Aviv, Alessandria, Tunisi, Tangeri, Malta, Lesbo, Lampedusa da oltre dieci anni si riuniscono a Livorno, a dispetto delle spinte divisive che le investono. Una rete di amicizie, legami stretti intorno alle battaglie per il disarmo, per il soccorso e l’accoglienza di chi fugge i conflitti, alla memoria delle guerre e dei tanti “eroi quotidiani” che edificano e non distruggono le città.
Un messaggio è arrivato dal presidente della Regione Eugenio Giani:“La Toscana – osserva il presidente Giani – è abituata a guardare al Mediterraneo come un’unica frontiera di pace e le città bagnate dal Mare nostrum sono porte di accoglienza, dialogo, coesione sociale. Per questo la voce delle città di mare, tesa sempre alla costruzione di reti e relazioni, dovrebbe essere sempre tenuta in grande considerazione. Sono molto contento di poter partecipare a questo evento promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e che si tenga in luogo come Livorno, che da sempre costituisce espressione autentica dell’anima toscana fondata sulla pace e sul dialogo tra i popoli e fra le religioni”.
Quest’anno ci sarà un omaggio particolare alla “forza debole” delle donne. Con l’apertura del convegno in occasione dell’8 marzo ed una tavola rotonda dedicate alle “Donne del Mediterraneo. La violenza sulle donne è sempre spia di una violenza più grande. Colpire le donne è colpire una forza che genera Vita, è colpire la libertà di scegliere, far crescere, difendere la Vita”. Info e prenotazione posti: santegidiolivorno@gmail.com.
IL PROGRAMMA
Venerdì 8 marzo Teatro Goldoni
I sessione – ore 17.00
CERIMONIA INAUGURALE
Indirizzi di saluto
Mons. Simone Giusti Vescovo di Livorno
Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana
Luca Salvetti Sindaco di Livorno
Relazione Storica: Andrea Riccardi Storico e Fondatore della Comunità di Sant’Egidio
II sessione
LA MEMORIA EDIFICA LA CITTÀ
ISTANBUL • Cengiz Aktar, politologo
TUNISI • Nadia Marzouki, politologa
MARSIGLIA • Pascal Luongo, avvocato
ALESSANDRIA • Ahmed Maher, ingegnere
BARCELLONA • Jaume Muñoz Jofre, storico
Sabato 9 marzo Teatro La Goldonetta
III sessione – ore 9.30
Indirizzi di saluto
LE DONNE NELLE CITTÀ DEL MEDITERRANEO
VENTIMIGLIA • Delia Buonomo, Caffè Hobbit
LESBO • Philippa Kempson, Hope Project
TANGERI • Helena Maleno, ricercatrice sociale
MALTA • Corinne Vella, giornalista
LIVORNO • Barbara Bonciani, sociologa
IV sessione – ore 11.00 SCRIVERE LA CITTÀ
TRIESTE • Pietro Spirito, giornalista
POLA • Tatjana Gromača, scrittrice
TUNISI • Chiraz Gafsia, architetto
LIVORNO • Marco Gasperetti, giornalista
(1 marzo 2024)
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