di Redazione Livorno
Riceviamo da un lettore e pubblichiamo integralmente:
Venerdì 4 ottobre ho cominciato a non sentirmi bene: mal di gola, brividi di freddo. malessere che dura anche il sabato seguente e la domenica, decido così di chiamare la Guardia Medica. Mi risponde un’addetta molto gentile alla quale spiego che non sono residente a Livorno, ma in un’altra città italiana e che avendo febbre alta a malessere generalizzato non me la sento di recarmi all’ambulatorio, anche perché non conosco la città. La voce femminile, molto garbatamente, mi spiega che l’intervento del medico costa € 20,00 che pagherò attraverso bollettino che mi arriverà al mio indirizzo di residenza. Mi chiede i dati fiscali, l’indirizzo di residenza e quello in qui mi trovo (non servito da alcun mezzo pubblico) e mi passa il medico.
L’uomo, presumibilmente giovane e anche lui molto gentile, mi chiede di spiegargli la sintomatologia e volendo “auscultarmi” mi chiede di potermi recare all’ambulatorio. Ripeto a lui quanto spiegato prima, cioè che per diverse ragioni che ho già elencato preferirei non muovermi da casa. Mi dice “Va bene, verrò io”. Nuova serie di indirizzi d fornire. Mi ripete il costo della visita: € 30, da pagarsi in contanti. Io non ho contanti (non ne ho mai, uso solo pagamenti elettroinici) e a maggior ragione dopo che per 48 ore sono chiuso in casa. Quindi lo prego di informarsi dalla sua collega che mi ha parlato di € 20,00 (e non trenta) e di pagamento via bollettino che mi arriverà all’indirizzo di residenza. Il giovane uomo molto gentile, mi dice che mi richiamerà. Sto ancora aspettando.
E sto ancora aspettando la visita della Guardia Medica a casa. Insomma non ho più visto né sentito nessuno.
La testimonianza è ben custodita nei nostri archivi e la redazione è a disposizione di eventualmente voglia avere maggiori informazioni.
(7 ottobre 2024)
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