Il Popolare che è anche governatore della Comunitat Valenciana, schiavo degli alleati di Vox e del loro negazionismo del cambiamento climatico, insieme al primo ministro Sánchez e al Re Felipe e Regina Leticia hanno sperimentato la feroce rabbia degli spagnoli che li hanno apostrofati con durezza assoluta al grido di ¡Asesinos!: regina in lacrime e giovanissimo ad affrontare a viso scoperto il Re di Spagna mettendogli l’indice sotto il naso.
La Spagna, gli spagnoli, non amano particolarmente il potere e ancor meno chi dà loro la sensazione di usare il potere per il potere e di sfruttare le tragedie a loro beneficio. Allarmi in ritardo, parole sprezzanti contro i volontari che sono un intralcio, ritardi nell’apparire sul luogo del disastro (un vero e proprio disastro, sotto ogni punto di vista), apparizioni in video con le solite, vuote parole di circostanza. La solita solfa non basta più.
Se ne sono accorti dolorosamente i Reali, il primo ministro preso a bastonate alle spalle, l’auto reale che ha avuto i finestrini fracassati e tutto un sistema politico e di potere del quale gli spagnoli non vogliono sapere più nulla da molto tempo. Il redde rationem è dietro l’angolo e non basteranno né cambi di poltrone né cambi di colore delle stesse. E cacciare i volontari per dare spazio ai militari, con quell’arroganza poi, è stato il peggiore degli errori: da rivolta dei forconi.
(3 novembre 2024)
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